
Per il modello 231 ci sono grandi novità: la Confindustria ha pubblicato alcune indicazioni sulla gestione dell’emergenza da Covid-19 in ambito aziendale. Segnatamente, ha affrontato i temi dell’aggiornamento del sistema 231 e del ruolo dell’OdV nella gestione dell’emergenza.
Quanto al primo tema ha affermato che per i rischi indiretti il Modello organizzativo 231 2001 dovrebbe già contenere sufficienti presidi di prevenzione. Essi sono da rivalutare ovviamente, con riferimento ai reati astrattamente rilevati tra i quali quello di Corruzione, caporalato, associazione a delinquere, reati informatici, ecc.
Modelli 231 e Covid: la sicurezza sul lavoro
Interessante il contributo di Confindustria sui rischi diretti: quelli che potrebbero condurre alla commissione di un reato in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Se il lavoratore contrae il virus in ambito aziendale vi è un rischio: commettere il reato di lesioni o di omicidio colposo con violazione del D.Lgs. 81/2008 laddove non siano stati oggettivamente rispettati i protocolli di legge.
Sotto tale profilo, suggerisce Confindustria, il Modello 231 01 non necessità di aggiornamento bensì di un addendum. Il Modello 231 2001 deve permettere di aggiornare e tracciare tutte le regole e prescrizioni che la società ha provveduto ad implementare per la durata dell’emergenza.
Modello organizzativo legge 231: un ombrello a protezione dell’ente
Ovviamente, l’Ente che non è dotato di Modello Organizzativo deve trovare nell’emergenza per la diffusione del Covid-19 un valido motivo per implementare la propria organizzazione. La diffusività dell’infezione rende qualsiasi azienda a rischio di commissione di un reato presupposto. Sotto tale profilo è quantomeno opportuno approvare e attuare un 231 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, anche se fino ad oggi l’ente non ne avvertiva la necessità.
Modelli 231 01 e Covid: l’ organismo di vigilanza a sostegno degli enti
Quanto all’Organismo di Vigilanza, esso deve monitorare costantemente e con maggiore frequenza l’attuazione dei presidi e dei protocolli di cui l’organizzazione aziendale si è dotata. Deve attivare report idonei ad avere sotto controllo la situazione. Esso deve interagire costantemente con il vertice aziendale, con il Comitato interno, con il Medico competente e con il RSPP.
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